Fin dal 1580 è segnalata la prima concessione a due soci di fabbricare una casa matta murata sopra il Canale di Reno da utilizzare come edifizio idraulico, mediante la costruzione di una grande volta in pietra eretta a cavallo del canale, vicino al suo punto d’ingresso in città ove era posta la grata (grada) in ferro all’esterno delle mura, tuttora visibile su viale Vicini. La volta che copriva un breve tratto di canale appare già rappresentata nella grande Pianta prospettica di Bologna, affrescata su commissione di papa Gregorio XIII (1575) nella Sala Bologna in Vaticano.
Opificio delle Acque
Centro Didattico Documentale
L’Opificio delle Acque alla Grada è l’occasione per conoscere la relazione fra Bologna e l’acqua nella storia, nell’attualità e nel futuro.
A partire dal 2019 Canali di Bologna si presenta con unica denominazone e con un solo logo, aggregando i tre Consorzi di Reno e Savena e la società Gacres s.r.l. (Gestione acque canali Reno e Savena) al fine di semplificare la comunicazione pur conservando e tramandando la storia delle singole realtà amministrative: un nuovo soggetto che nasce dalla volontà dei Consigli consorziali che rappresentano gli utenti dell’antico sistema idraulico artificiale bolognese, riuniti come nei secoli passati col preciso scopo di presidiare e servire l’area urbana.
Sicurezza idrogeologica e qualità ambientale sono gli obiettivi da perseguire, un lavoro continuo e costante per il mantenimento e la cura dei manufatti idraulici. Portare acqua alla città durante i periodi siccitosi, e portarla via quando è in eccesso costituisce l’attività regolatrice di tutti i giorni, l’operatività che consente di contrastare ed attenuare gli effetti determinati dagli eccessi atmosferici. L’efficacia di queste azioni dipende dalla qualità e dalla frequenza delle manutenzioni ai canali e ai diversi condotti, dalla disponibilità di attrezzature adeguate e dall’esperienza del personale tecnico.