Sabato 27 maggio presso l’ Opificio delle acque, ha inaugurato RUNNING OUT di Elèonore Griveau, A cura di: ADIACENZE – Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi. L’installazione nasce dall’esplorazione del territorio bolognese, di cui l’artista ha indagato il legame tra la città e l’acqua, a partire dai fiumi della zona e dai canali artificiali. Fondamentali sono state le visite all’Opificio e al Museo del Patrimonio Industriale, dove Elèonore ha potuto approfondire la storia di “Bologna città delle acque”.
L’artista rilegge questa storia alla luce della corrente crisi climatica e idrica , in particolare , in cui al surriscaldamento globale corrisponde, tra i tanti effetti collaterali, una sempre maggiore siccità del suolo e carenza d’acqua. Insieme alla consapevolezza dell’esaurimento di una risorsa così preziosa, cresce quella dell’esaurimento del tempo a disposizione per invertire la rotta.
Attraverso l’uso di argilla naturale estratta dal fiume Reno installazioni di mulini di ceramica che evocano l’esperienza definita solastalgia: il senso di malessere che ci invade quando l’ambiente che ci circonda è stato violato, distrutto e abbandonato.
Il rapporto di Bolgona con l’acqua diventa così un filo conduttore di una ricerca che parte dall’osservare il passato per analizzare il futuro. Riattualizzare e riscoprire il valore storico della risorsa idrica per la città per prendere maggiore consapevolezza del suo stato attuale.
RUNNING OUT è esposta fino al 30 giugno all’Opificio delle acque ed è visitabile negli orari d’apertura dello stesso dove è a ancora esposta la mostra fotografica “CANALI NASCOSTI, a Bologna nel Novecento”
di Eléonore Griveau
27.05.2023